Devil May Cry 4
E’ inutile negarlo il quarto capitolo della saga Devil May Cry era senza dubbio uno dei giochi più attesi su PS3. Dopo ritardi, annunci di esclusiva mancata e sorprese varie, questo primo capitolo next gen arriva nei negozi per concedersi al grande pubblico. Il risultato? Un gran bel gioco ma sfortunatamente anche un’occasione sprecata di rinnovamento.
Vi basterà affrontare il primo livello nei panni del nuovo protagonista Nero, per provare un fortissimo senso di deja vu. La struttura di gioco a missioni, il sistema di acquisizione dei potenziamenti, la gestione delle inquadrature, la grafica di alcuni ambienti, i muri invisibili che vi impediscono di raggiungere determinate aree del fondale tutti gli aspetti criticati nei tre precedenti episodi sono riproposti ancora! Neanche il fastidioso caricamento tra un ambiente e l’altro è stato risolto. Ma allora cos’è che rende questo attessimo gioco degno dei nostri soldi? Semplice il fatto che anche tutti gli aspetti positivi di Devil May Cry sono riproposti in questo episodio per PS3, ma questa volta a livelli decisamente più alti!
Tutto è volutamente grottesco, eccessivo, forzato, irreale e questo funziona perfettamente per tutte le venti ore di gioco. La trama decisamente “leggera” serve solo come pallido sfondo alla sequenza interminabile di combo da eseguire con Nero (il nuovo personaggio) e Dante, perché è proprio la gratificazione che si ottiene durante i combattimenti il segreto di Devil May Cry 4.
Ed e proprio questa esaltazione da guerriero, che ci permette di chiudere un occhio sui difetti elencati prima.
Per quanto riguarda il confronto tra il nuovo arrivato Nero e il leggendario Dante, è quest’ultimo che esce vincitore sotto ogni punto di vista. Il design, la caratterizzazione psicologica, gli stili di lotta, sono decisamente più riusciti nel caso del vecchio protagonista. La new entry comunque non si comporta male e il suo braccio demoniaco ci permette di sperimentare nuove tecniche di combattimento. La presenza di due personaggi che si avvicendano nel corso dell’avventura, inoltre, garantisce una certa varietà nonostante le ambientazioni risultano un po’ ripetitive e con un espediente della trama saremo obbligati a ripercorrerle più e più volte. Affrontare un livello nei panni di Dante piuttosto che di Nero cambia completamente l’approccio generale, sia dal punto di vista degli spostamenti (la mancanza del braccio demoniaco impedisce di raggiungere alcuni punti), che da quello dei combattimenti veri e propri. Alcuni nemici, infatti, possono sembrare duri da uccidere sfruttando le abilità del nuovo protagonista, ma una volta incontrati nei panni di Dante si rivelano ben più abbordabili. Lo stesso sistema di combattimento è veloce, dinamico e ricco di variabili che rendono ogni scontro una gioia per gli occhi e per le dita.
A differenza di Heavenly Sword, dove si utilizzano le stesse armi per tutto il gioco, in Devil May Cry 4 c’è continuamente un nuovo potere, una tecnica speciale o un oggetto extra da sperimentare per creare combo sempre più lunghe e devastanti.
Tutto questo rende Devil May Cry 4 un titolo che vale la pena di giocare per la quantità di divertimento che è in grado di donarci. Ribadiamo però che un peccato constatare quanto l’intera struttura di gioco cominci a scricchiolare sotto il peso degli anni. Dover potenziare il personaggio solo con le apposite statue è decisamente antico per non parlare poi del solito espediente di dover eliminare tutti i mostri nella stanza per poter infrangere le barriere magiche che bloccano il cammino!
Capcom ha evidentemente investito poco in innovazioni per concentrarsi sul potenziamento degli elementi vincenti della sega, come la grafica e la spettacolarità dell’azione.
Se non vi disturba avere il solito Devil May Cry, ma elevato all’ennesima potenza, allora comprate questo gioco senza nessun ripensamento. Se invece siete stanchi del solito gioco dategli comunque un’occhiata, potreste innamorarvene nuovamente.
TramaIl nuovo protagonista è un ragazzo chiamato Nero (si pronuncia Niro), mentre Dante inizialmente ricopre un ruolo da secondario nella vicenda, sebbene nel corso del gioco sarà utilizzabile con la possibilità di cambiare i quattro stili di combattimento caratteristici di Devil May Cry 3 (Swordmaster, Trickster, Gunslinger, Royalguard) durante l'azione di gioco semplicemente premendo le quattro freccette del d-pad.
La spada del nuovo protagonista è stata chiamata "Red Queen", un'arma simile a quella di tutti gli altri membri dell'Ordine della Spada, ma 'modificata' per aumentarne i poteri, mentre come arma a lungo raggio, Nero utilizzerà la pistola "Blue Rose", oltre alle varie armi sbloccabili nel corso del gioco; Dante sarà equipaggiato con la spada Rebellion (ed altre armi) e con le sue fide pistole Ebony e Ivory (ed altre armi).
Nero ha inoltre, come arma innovativa, il proprio braccio destro, che egli può allungare per afferrare i nemici e successivamente scagliarli a terra, e che verrà dotato di nuovi poteri durante il gioco.
Ci sarà anche un personaggio non giocabile femminile, chiamata Kyrie, e suo Fratello Credo. Obiettivo finale del gioco per Nero, sarà scacciare i demoni e liberare Kyrie.
Oltre a questi personaggi, ve ne saranno altri: Gloria, l'unico membro femminile dei Cavalieri Sacri, dove piu' avanti si scoprirà che è un personaggio già conosciuto nei precedenti capitoli, una new entry che proprio new entry non è ; Agnus, l'unico a poter cercare nuove tecnologie per l'Ordine. Il loro esatto ruolo nella vicenda è ancora sconosciuto.
La vicenda sarà ambientata in una città chiamata Fortuna. Inizialmente si pensa che Dante abbia ucciso il leader dell'ordine della spada, Sanctus, di cui Nero ne fa parte, ma lo stesso Sanctus capeggia un losco piano che ha a che fare con la spada Yamato del fratello defunto di Dante, Vergil...
Edited by Denyel - 20/4/2008, 23:14
